Qualche Considerazione Finale sul Management Clinico

Troppo Stanche e Stressate Per fare Sesso?

In alcune condizioni, si può rendere necessaria l'assunzione di ormoni steroidei. Prima di tutto però, vediamo in linea generale come e dove vengono prodotti questi ormoni. Di conseguenza se dal punto di vista nutrizionale la soluzione può essere accettabile , l’aggiunta di questi sostituti non aumenta il contenuto di isoflavoni, poiché le proteine utilizzate, prima di essere integrate negli alimenti originali, sono sottoposte a tali trattamenti che le proprietà antitumorali della soia… Già Plinio il Vecchio aveva osservato che le rose propagate con porzioni di rami andavano in fioritura prima di quelle seminate e anche così facendo si potevano moltiplicare quelle con fiori più interessanti. Esistono però anche sistemi differenti. Purtroppo però lo stress esiste e le preoccupazioni ci perseguitano, ciclicamente. La chirurgia rappresenta il primo atto terapeutico, ma non sempre è definitivo: sebbene asportata la malattia può essersi diffusa in altri sedi dando origine a metastasi che possono essere così piccole e asintomatiche da sfuggire alla stadiazione radiologica postchirurgica. La dritta. “Per favorire la produzione dell’ormone, sincronizzati con la naturale alternanza del giorno e della notte: non fare cronicamente le ore piccole e cerca di andare a letto sempre alla medrol in linea acquistare stessa ora”, sottolinea Acanto Polimeni. In premenopausa è l’ovaio la principale fonte di estrogeni, mentre in postmenopausa questa è rappresentata dalla conversione a livello dei tessuti periferici degli androgeni di produzione surrenalica.

Le donne obese hanno nel sangue grandi quantità di insulina e questa, attraverso meccanismi molto complessi, modifica il livello di estrogeni e progesterone, aumentando in modo considerevole una stimolazione delle cellule dell’endometrio e del seno e a una crescita eccessiva di questi tessuti. In premenopausa la secrezione ovarica degli estrogeni è controllata dalle gonadotropine ipofisarie, stimolate a loro volta dall’azione intermittente del GnRH: la stimolazione costante dell’ipofisi da parte del GnRH o analoghi determina invece una soppressione finale del rilascio di gonadotropine ed una riduzione degli estrogeni circolantia livelli postmenopausali: per questo motivo in premenopausa è indispensabile associare al tamoxifene un analogo del GnRH. Tuttavia, è difficile distinguerle da quelle dovute a un'infezione, ed è sempre necessario rivolgersi al medico per una diagnosi sicura. In questi casi, solo il Medico è in grado di valutare lo stato di salute della paziente e valutare se e quando la terapia può essere prescritta. 50 mg/die non siamo in grado ancora di prevedere quale possa essere la conseguenza di tali prolungate somministrazioni. Esempio, nello studio californiano realizzato a S.Francisco su donne asiatiche , l’apporto quotidiano di queste donne (pur se asiatiche) era di soli 3 mg/die ed era basato su prodotti industriali della soia, nei quali come abbiamo visto…

Questi prodotti suscitano una certa inquietudine , perché i preparati arricchiti di isoflavoni accelerano lo sviluppo dei tumori al seno nei topi di laboratorio con bassi livelli di estrogeni, come succede alle donne in menopausa. Nel caso del tumore della prostata , è ormai riconosciuto il suo ruolo chiave giocato dagli androgeni nel suo sviluppo. L’ingrossamento della prostata sembra un fenomeno inevitabile, e pyridostigmine acquistare circa il 30 % degli uomini sopra i 50 anni ha il cancro alla prostata in forma latente. D’altronde è noto che nella donna gli ormoni funzionano con una ciclicità più marcata rispetto agli uomini e anche che questa ciclicità protegge il genere femminile da più di una malattia, almeno fino alla menopausa. Quindi che senso ha promuovere studi in età adulta ( in genere menopausale) sul ruolo protettivo del tumore al seno o sull’incidenza dei disturbi della menopausa ? Esistono ormai consolidati studi epidemiologici sull’importante ruolo protettivo della soia nel tumore del seno e della prostata.

Il cancro del seno e quello alla prostata sono considerati tumori a “base ormonale”; la loro crescita , cioè dipende, in gran parte dal livello di ormoni sessuali nel sangue. Tuttavia i benefici di questo approccio terapeutico sono stati messi in discussione perché , pur tra tante discussioni, siano indubbi alcuni rischi rispetto ai benefici , soprattutto ad un aumento del rischio di cancro al seno (2,3 % all’anno) e persino i benefici sull’osteoporosi vengono messi in discussione da uno studio recentissimo (pubblicato il 22 ottobre 2012) mediante le linee guida pubblicate sull’autorevolissimo Annals of Internal Medicine. Senza volere approfondire i giudizi personali sui benefici o sugli inconvenienti della terapia ormonale, è nel contesto di una alternativa alla terapia tumorale che viene spesso considerato l’utilizzo dei prodotti ricchi di isoflavoni sulla base della diversa incidenza dei disturbi della menopausa (14% Cina, 85% America). Ma possono esistere le ragioni opposte : che il consumo di isoflavoni sia eccessivo. Infatti da tutti i risultati sulla protezione o sull’abbassamento dei disturbi della menopausa , emerge una forte relazione tra l’inizio del consumo di isoflavoni e la loro efficacia. Quando questo inizia in età prepuberale o adolescenziale emerge una forte correlazione in senso protettivo, anche se il consumo dovesse diminuire in età adulta.

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